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Per il RLS non solo competenze tecniche

La figura del RLS è cosi importante da rendere indispensabile anche il supporto di competenze non tecniche, come le abilità cognitive, comportamentali e interpersonali per rendere più efficace il suo ruolo.
Il primo passo, aiutati da attitudini, aspetti caratteriali e dall’esperienza, è quello di essere consapevoli per evitare la disattenzione, una delle cause primarie negli incidenti attribuibili ad errori umani.


Le sette compentenze non tecniche (NTS)

  1. consapevolezza situazionale: percezione di alcuni elementi ambientali e del loro significato per poter prendere le giuste decisioni
  2. decision-making: capacità di adeguata definizione dei problemi, di considerare le opzioni e di implementare la scelta
  3. comunicazione: “le persone si ricorderanno di te non per quello che hai detto, ma per come lo hai detto”
  4. team-work: capacità di supportare, risolvere conflitti, scambiare informazioni e coordinare le attività
  5. leadership: autorevolezza, capacità di pianificazione, saper dare la priorità e gestire i carichi di lavoro
  6. gestione stress: identificare i sintomi dello stress, i suoi effetti e implementare strategie di coping
  7. fronteggiare la fatica: identificazione dei sintomi, implementazione di strategie efficaci per la risoluzione

 

Per esercitare efficacemente il proprio ruolo gli RLS devono essere in grado di reagire alla complessità del contesto organizzativo, produttivo e relazionale in continua evoluzione, cerdando di orientarsi al meglio in un contesto V U C A (Volatily Uncertainty Complexity Ambiguity) i cui riferimenti sono:

la natura e le dinamiche del cambiamento, la velocità degli elementi che lo producono (Volatilità); la molteplicità delle forze in campo, mancata chiarezza degli esiti, rottura del meccanismo causa effetto e confusione nei confini organizzativi (Incertezza); cambia la composizione della forza lavoro (età, etnia, religione, genere, competenze) e potenzialmente aumentano i conflitti, i disagi, lo stress, la fatica (Complessità); cambia l’organizzazione del lavoro (smart working) con l’inserimento integrato di tecnologie 4.0 e di essere umani, oggetti e sistemi con lo scopo di incrementare la produttività (Ambiguità).

 

il modo con cui gli RLS reagiscono in questo contesto è il terreno su cui si misura la reale efficacia della loro funzione di rappresentanza” proprio in virtù del fatto che le competenze tecniche sono rapidamente obsolete” occorre che un RLS “sappia perfezionare le competenze cognitivo relazionali
– cit. Renata Borgato

 

Le LIFE SKILL ovvero quelle abilità cruciali nel processo di sviluppo individuale e nell’adattamento di un individuo per tutto l’arco della vita, elencabili nel seguente modo:

  • Presa di decisione
  • Problem solving
  • Pensiero critico
    Pensiero creativo
  • Relazione interpersonale
  • Autoconsapevolezza
  • Empatia
  • Gestione delle emozioni e dello stress

cui possono aggiungersi anche

  • Consapevolezza situazionale
  • Gestione o partecipazione nei gruppi
  • Uso della leadership o della followership
  • Gestione delle risorse umane
  • Mindfullness in azienda
  • Ascolto organizzativo
  • Resilienza
  • Gestione dei conflitti
  • Comunicazione

 

  • Le competenze non tecniche: queste sconosciute” a cura di Luca Santopolo (AiNTS), intervento al seminario “Le competenze non tecniche a supporto del ruolo del RLS”
  • Gestire la complessità: il ruolo degli RLS” a cura di Renata Borgato (Facoltà di Psicologia Milano Bicocca), intervento al seminario “Le competenze non tecniche a supporto del ruolo del RLS”

 

 

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